terrynut |
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| Ho trovato questa intervista carina con David, tra l'altro in italiano CITAZIONE NCIS, questo piccolo grande amore
Cosa sarebbe NCIS senza il medico legale Ducky? Lo stesso David McCallum, di ritorno su Rai Due con la sesta stagione, non può fare a meno di dichiararsene innamorato. E a Montecarlo ha spiegato il perchè...
Ducky è il grande saggio di NCIS, più che un medico legale sembra il padre ed il collante della squadra che fa di nuovo capolino su Rai Due con gli episodi inediti della sesta stagione. Al Monte-Carlo Television Festival ho provato a dirlo direttamente a David McCallum. Risultato? È diventato rosso dall'imbarazzo e si è schermito dicendo che l'anima della serie è Mark Harmon, alias Gibbs. E non è una questione anagrafica, ovviamente.
Come definiresti NCIS? Io considero NCIS come una famiglia disfunzionale dove tutti i membri sono davvero uniti. Il cuore è senza dubbio Mark Harmon, una specie di padre... e lo dico anche se sono più anziano di lui.
NCIS è ancora paragonato a CSI, anche se ha più humour. Che ruolo ha Ducky in tutto questo? Il suo non è black humour, forse i momenti più divertenti sono proprio quelli con il suo assistente, come quando capisce dalle ossa si capisce di avere sul tavolo delle autopsie multipli cadaveri, il che può sembrare buffo, anche se in un modo strano. Ti assicuro però che l'autopsia vera a cui io ho assistito è tutto fuorchè divertente: i medici hanno un grande rispetto per l'essere umano davanti a loro. Quel luogo è sacro e non è nostra intenzione comunque renderlo ridicolo.
Perchè hai studiato realmente patologia? Non ne so molto di patologia ma ho cercato di capire almeno cosa stessi facendo e poi con il tempo il mio è diventato un interesse quasi ossessivo: volevo saperne sempre di più, insomma ho capito quanto sia facile morire e finire su quel tavolo e devo dire che questa idea ti dà una prospettiva di vita diversa.
NCIS ti tiene lontano da casa per molti mesi l'anno. Come vivi questa situazione? È vero: quando recitavo il ruolo di Giulio Cesare a Central Park tornavo a casa dal parco in bicicletta, ma nei tanti ruoli teatrali a Broadway comunque lavoravo molte sere a settimana e non avevo occasione di vedere spesso mia moglie. Lei è un interior designer, quindi quando io andavo a lavorare lei tornava a casa. Lo stesso è con Ducky: questo ruolo è un'opportunità che non puoi rifiutare anche se comporta molti sacrifici. All'inizio della serie ero convinto che avremmo girato solo un paio di stagioni e invece ora siamo a sette.
Come ti organizzi? Se ho il venerdì libero e parte del lunedì, allora volo da Los Angeles a New York per il weekend e cerco di farlo ogni 3 settimane. Dopo un po' fai l'abitudine all'aereo (dove mandano in onda persino NCIS e io ovviamente lo guardo!), a quel cibo, alla valigia. Mi porto dietro il pc con i film degli Anni 40 e 50 e così inganno il tempo...
Qual è il prossimo viaggio non lavorativo? Uno dei Paesi che amo di più è l'Italia. Adoro l'Umbria in particolare, mio figlio è sposato in Italia e mi diverto a fare gite in bicicletta con i consuoceri (lo dice in italiano, ndr.). A Camogli, in Liguria, invece, mi do alle passeggiate. Per il resto, non ho molti sogni: spero di alzarmi domattina e di farlo ogni giorno. Quando diventi anziano fai molto caso al tuo essere vulnerabile soprattutto se interpreti un patologo. Spero di continuare ad interpretare Ducky fino a quando sarò in grado di leggere il copione e di ripeterlo.
Come sono cambiati i tuoi fan? Mi chiamano Ducky anziché il nome dell'altro personaggio. Katherine è mia moglie da 42 anni e negli Anni 60 era modella di moda. Compariva spesso su importanti riviste e quando i nostri figli sono cresciuti si sono stupiti che i loro genitori fossero entrambi considerate icone del passato. A parte questo, conduciamo una vita molto riservata. Oggi la gente è molto rispettosa e l'unico inconveniente del mestiere, se proprio vogliamo chiamarlo così è di carattere temporale. Se ad esempio ho un appuntamento alle 11 a New York io esco 15 minuti (o anche più) prima dell'incontro perchè mi devo fermare per strada a parlare con la gente di NCIS. Di solito le persone mi dicono che amano il telefilm e ne discutiamo insieme. A me piace molto questo aspetto del lavoro...
E com'è cambiato il tuo approccio al lavoro con l'alta definizione?
Quando al mattino sono assonnato e non ho voglia di andare in sala make up, la truccatrice mi dice che oggi questo aspetto è ancora più importante perchè la gente vede tutto nei dettagli. Ti devi tagliare anche i peli dal naso per non sembrare un tricheco!
Cosa vedresti nel futuro di Ducky? Innanzitutto un altro paio d'anni di lavoro all'NCIS. Nell'immediato invece ricordo una cena dopo la fine della stagione cinque a Hollywood Boulevard con gli sceneggiatori. Ho cercato di capire cosa pensassero di Ducky e ho proposto una bella scena d'azione che lo coinvolgesse in una sparatoria mozzafiato, ovviamente si sono messi tutti a ridere! Edited by terrynut - 25/2/2010, 12:21
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